I tipi di legno e i loro usi

L’Abete

I tipi di legno e i loro usi. L'immagine di un abete affiancato dall'immagine del legno tagliato
L’abete e il suo legno

Mi sono resa conto di non aver mai studiato a fondo le caratteristiche del legno e mi è venuta voglia di fare delle piccole guide sui tipi di legno e i loro usi. Ogni tanto fare un passo indietro aiuta a vedere le cose da una giusta prospettiva. Credo non si possa lavorare il legno, e qualunque materiale, senza conoscerne a fondo le caratteristiche.

Oggi iniziamo dal legno più comune e classico che ci sia, l’abete.

Caratteristiche – Tipo di legno e usi

L’abete è un legno tenero, ma cosa vuol dire?

La durezza del legno esprime la capacità di resistenza del legno alla penetrazione di un corpo estraneo.

Viene calcolata utilizzando Il test di Janka, che calcola la quantità di forza necessaria affinché una piccola sfera di acciaio riesca a penetrare in un legno per almeno la metà del suo volume interno. Questo test permette di attribuire un valore numerico al grado di durezza di un legno.

L’abete è molto comune, è il classico albero di Natale, diffuso in tutte le nostre zone montuose. Si distingue in bianco e rosso.

L’abete bianco è molto chiaro, morbido e facilmente lavorabile. Quello rosso, ha appunto sfumature più rosse ed è leggermente più duro. Il suo legno trova la massima valorizzazione nella realizzazione delle casse armoniche di molti strumenti, in particolare i violini.

E’ molto adatto per lavori di falegnameria ed è molto economico. E’ anche usato nell’industria cartaria per cellulosa e carta.

Essendo morbido, però, è facilmente aggredibile da tarli o agenti esterni, quindi è un legno che va protetto con attenzione.

Noi usiamo molto il legno di abete, proprio perchè è facile da lavorare. La maggior parte dei nostri ciondoli e dei nostri orecchini sono di legno di abete. https://www.dalocreazioni.it/da-piccoli-legni-di-recupero-a-orecchini/

Spero che questa piccola giuda sui tipi di legno e i loro usi vi sia piaciuta. A breve altri articoli su altri tipi di legno.

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Processo creativo

La ricerca di legnetti sulla spiaggia

Oggi vi vogliamo portare passo per passo a creare insieme a noi i nostri ciondoli.

Fase 1. Ricerca e raccolta dei legni

Di questa fase ne abbiamo già parlato, ma è la fase più importante, quella dove si deve cercare la materia prima.

Per farlo bisogna girare sulla spiagge dopo una mareggiata per cercare rami e rametti spiaggiati, oppure nei boschi, alla ricerca di qualche ramo caduto.

Fase 2. Conservazione del legno

I legni raccolti vengono portati a casa da Federico, che li mette ad asciugare sul suo terrazzo. Se non l’aveste capito per questo genere di passione ci vuole molto spazio!!

I legni devono asciugare e invecchiare in modo naturale, al sole.

La postazione dei legni sul terrazzo

Fase 3. Preparazione

I legni vengono tagliati “tipo salame” (qui ci giochiamo i lettori vegani 😀 ) con una sega circolare.

I pezzi vengono poi lasciati asciugare ulteriormente al sole per qualche giorno in una scatola di metallo argentata. E si, ci vuole molto tempo per arrivare al risultato finale, ma è importante seguire le necessità del legno.

Fase 4. Lavorazione

Qui inizia la fase che si può definire “mistica paperinesca”. Mistica perché guardando il pezzetto di legno si deve decidere come trasformarlo o cosa inserirci. Prima di decidere si guarda, si traccia il disegno finale a matita e si prendono le misure fino a decidere. Paperinesca perché poi quello che si ha in mente bisogna tradurlo in azioni manuali, tagliando col seghettino, incidendo, scavando l’alloggiamento per l’oggetto…. Il che si traduce in una battaglia tra l’artigiano (in questo caso Federico), gli attrezzi ed il legno.

Una fase di lavorazione

Fase 5. Colorazione

Finito di realizzare il ciondolo si può dipingere con colori all’acqua per legno e poi ci si può passare una mano di flatting per rendere lucido il tutto e proteggere il legno (è un’operazione non necessaria, dipende dal tipo di legno e dall’effetto che si vuole ottenere).
Oppure su può lucidare con l’olio paglierino per esaltarne la grana e poi con il flatting per proteggerlo.
In ultimo con un trapanino si fa il buco per l’anello del ciondolo.

Non voleva essere una guida esaustiva, voleva solo farvi capire i processi che si possono fare per arrivare al risultato finale. 🙂

Se avete suggerimenti o critiche costruttive saremo ben lieti di accoglierle!!

Cosa facciamo

In pratica quello che facciamo è molto semplice. Andiamo in giro per le spiagge o i boschi a cercare legni e legnetti per le nostre idee!!

Ogni volta che vediamo un tronchetto o un legno spiaggiato pensiamo già a cosa poterci creare.

E dopo bisogna passare all’azione: se il legnetto è piccolo, si pulisce e si mette nella borsa, se è grande si deve segare…!! Si, avete capito bene, noi giriamo con un seghetto che all’occorrenza tiriamo fuori!!

Ecco Federico all’opera con il suo seghetto

Dopo aver segato il pezzo di legno che ci serve, torniamo a casa e Federico (si, è lui che fa il lavoro materialmente) mette ad asciugare i legni sul terrazzo.

Quando i legni sono pronti inizia a lavorare, e non si sa mai cosa può uscire da una volta all’altra!!

Al lavoro